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FATHER MURPHY, ORSANTI They Called Them

Father Murphy

Il reverendo torna con questa cassetta per la bolognese Yerevan Tapes (che ripubblica nello stesso formato anche Mondo Music dei Cannibal Movie) dopo le meritate affermazioni, anche estere, di Anyway, Your Children Will Deny It.

ORSANTI… è ispirato e concepito per il lavoro visivo di Luca Dipierro (che in passato ha curato alcuni videoclip per la band), in pratica è una sorta di espressione in musica di incubi e deliri visivi divisi in “movimenti” ben distinti tra loro. Col ripetersi degli ascolti le nebbie si diradano e l’insieme assume forma compiuta, ma soprattutto si comprendono appieno (se ancora ci fosse bisogno di ulteriori conferme) le capacità “medianiche” dei tre. Non è una novità che i Father Murphy siano capaci di lavorare per immaginari (ed in questo caso assolvono bene il compito che si sono prefissi), tanto risultano efficaci nell’evocare spettri colorati partendo da effetti e dissonanze, chitarre che si attorcigliano malvagie e voci sinistre. Per assurdo, questo è il loro lavoro più estremo, proprio perché esprime in maniera cristallina la capacità di sintesi e di totale immersione in un mondo che è il loro e tale rimane (per peculiarità “estetiche” e di metodo compositivo, soprattutto…). Suggerimento finale: per questa volta mettete da parte occultismi e scene, qui i tre se ne vanno per la tortuosa strada che conoscono, pur rimanendo nell’ambito di un serioso divertissement. Tant’è, l’operazione è dannatamente riuscita.