FAKE SKIES, Distinct Howl
Questo disco nasce dalla collaborazione tra James Welburn, già intervistato all’epoca del suo debutto per Miasmah, e Carsten Aniksdal, nome nuovo da queste parti, avvenuta durante un loro breve periodo di “residenza” artistica presso il Bergen Senter for Elektronisk Kunst. L’italiana Subsidence lo ha potuto sentire e ha deciso di pubblicarlo su cassetta.
Welburn qui utilizza un basso elettrico, del quale, più o meno come in Hold, modifica pesantemente il suono, trasformandolo in drone o in quello continuo e distorto di qualche sintetizzatore mai fabbricato; Aniksdal è a sintetizzatori, drum machine, effetti e campionamenti.
Distinct Howl è composto da due tracce di sette-otto minuti, caratterizzate entrambe da beat downtempo – definibili “industrial” giusto per dare un’idea generale – che spingono il suono ora pulsante, ora deforme e disteso del basso di Welburn, contornato come si conviene da una serie di effetti e suoni sintetici che completano un quadro decisamente cupo.
Quindici minuti – per niente noiosi, siamo onesti – sono pochi per giudicare, ma sembra che l’intesa tra i due ci sia e che abbiano un talento comune per atmosfere da thriller/horror fantascientifico. Vediamo come proseguono.