EVIL, 邪悪を讃えよ (Rites Of Evil)
Il Giappone si rivela sempre terra molto interessante dal punto di vista estremo. Gli Evil sono un gruppo thrash/speed/black che con questo esordio ci rovescia addosso un bel po’ di zolfo. Confezionano dodici pezzi molto potenti e veloci, con quel caldo retrogusto anni Ottanta che fece grande questo genere. Il tutto poi suona molto genuino e sentito, cosa che non è del tutto scontata oggi, in piena fase revival. Tra arpeggi, sfuriate, blast beat ed una voce velenosa e cattiva, gli Evil cavalcano fieri e possenti seminando caos e distruzione al loro passaggio. Il loro sound è l’ideale punto d’incontro tra Bulldozer, Sarcofago e GISM, gruppi che se siete dei veri amanti del genere dovete conoscere assolutamente. Frullate il riffing degli italiani con la pesantezza dei brasiliani a aggiungete al tutto la voce dei giapponesi… voilà, avrete un’idea di ciò che accade durante questi Rites Of Evil. La chitarre sono fragorose, gli assoli semplici ma calati perfettamente nel contesto. Batteria molto punk nei suoni, frusta che è un piacere. Il tutto inframmezzato da “Ugh” a profusione. Un gran bel debutto. Possa la bandiera del Sol Levate sventolare su di noi ancora per tanto ma tanto tempo.