ESCATOLOGY, Blasphemous Godhead

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Sinceramente mi chiedo perché ci si ostini a descrivere la propria proposta musicale con il termine death metal quando in realtà si tratta di metal core. Gli Escatology da Pomezia fanno infatti metal core, affogato nel groove. Non mi esaltano troppo, anzi: non capisco come nel 2016 ci possa essere gente ancora interessata a questo tipo di suoni, che ormai non hanno più nulla da dire, visto che poi lo spessore del genere summenzionato è alquanto sottile.
Gli Escatology ci servono otto brani suonati e composti molto bene, questo è certo (sono tecnici ma senza strafare): riff spaccatimpani, sezione ritmica molto serrata e compatta e una voce gutturale, che varia anche in forme più idrofobe e urlate. Malgrado ciò non mi dicono nulla. Anche perché non capisco dove vogliano andare a parare, visto che è s’ metal core, ma ci sono fin troppe influenze a rendere questo lavoro un po’ dispersivo. Francamente non so che altro scrivere, lo ammetto. Per chi apprezza questo tipo di suono, sono un gruppo da tenere d’occhio. A me, invece, dicono poco.