EMPUSAE, Lueur

Dopo molteplici uscite sulle due principali etichette industrial tedesche, vale a dire Hands e Ant-Zen, il progetto solista di Nicolas Van Meirhaeghe questa volta esordisce con un disco vero e proprio sulla lunga distanza per la Consouling Sounds, su doppio formato vinile e cd. Forse era un passaggio inevitabile, dato che il dark/ambient di Empusae si è negli anni progressivamente decolorato dalle tinte industriali per giungere a un suono decisamente più vivace. Mi si passi il termine, ma nell’oscurità e nella cupezza, che comunque la fanno sempre da padrone, si vedono degli spiragli di luce. La strumentazione, per quanto effettata, è largamente acustica, inoltre viene dato molto spazio alla voce di Colin H. Van Eeckhout degli Amen-Ra, qui ospite di riguardo. Anche le percussioni emergono spesso in maniera prepotente, un ulteriore elemento che rende la definizione di dark/ambient ormai estremamente stretta per Empusae. In certi momenti, soprattutto nel primo dei due pezzi, mi vengono in mente addirittura certi Dead Can Dance oppure gli Arcana, e del resto in un precedente disco c’era stata una collaborazione proprio con Cecilia Bjargo. Questo percorso verso gli strumenti acustici mi ha ricordato quello di J.G. Thirlwell/Foetus con Manorexia, anche se con esiti estetici non esattamente comparabili. Un disco trasversale che piacerà molto anche in ambiti più eminentemente “rock” (e con quest’ultima frase sono pronto per sfondare su XL di Repubblica…).