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EMBALMER, Emanations From The Crypt

embalmer

Gli Embalmer sono attivi dal lontano 1989 e suonano il classico death metal di stampo americano, quindi brutale e privo di qualsiasi melodia. Purtroppo non tutti hanno la classe degli Incantation e quindi i nodi vengono al pettine. Sono degli eccellenti musicisti: tecnicamente sono di una precisione chirurgica, con riff tagliagola, sezione ritmica indemoniata che spara blastbeat a nastro e una voce che sembra uscita da un cunicolo medioevale. Il problema è che il disco è un po’ piatto, nel senso che i brani tendono tutti ad assomigliarsi tra loro e la produzione non è trascendentale. È il tipico prodotto death metal made in USA, ignorante e dai modi spicci, che farà la felicità di molti giovani brufolosi con la maglietta dei Cannibal Corpse e gli anfibi ai piedi. A me personalmente non ha esaltato troppo. Forse perché preferisco il death metal europeo, forse perché mi sa di prodotto eccessivamente costruito e cesellato. Volete sapere la verità? Manca lo spirito rotten old school che io bramo e in cui amo crogiolarmi. Quella sporcizia, quel retrogusto di sangue andato a male, quel luridume che in un gruppo come gli Incantation è ben presente. Qui si tratta solo di un assalto all’arma bianca. Per carità, non che questo disco mi faccia schifo, anzi. Però mi sarebbe piaciuto qualcosina di più in termini di grezzume. Così è solo un buon disco di death metal un po’ troppo leccato.