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EAST OF THE WALL, NP – Complete

Gli East Of The Wall sono uno dei casi più evidenti di band instabile e soggetta a cambiamenti, e non solo da un punto di vista musicale: molte, infatti, le trasformazioni della line-up, tanto che anche per questo disco è stato necessario affrontare l’uscita di qualcuno e perciò aggiustare gli equilibri interni con l’ingresso di nuovi compagni di strada. Il risultato di questo assetto ancora una volta mutato è un lavoro che in qualche modo lascia andare la parte più aggressiva del suono per tornare alle strutture più intimiste e soffuse dell’ormai distante Farmer’s Almanac. Su queste trame si sovrappongono clean vocals quasi mai urlate, bensì con un tocco delicato che va a spostare ancor più la bilancia verso un’idea di suono svincolato da concetti come potenza e botta di pancia. Sono ormai distanti le strizzate d’occhio al post-metal della Georgia, così come appare sempre più marcata la predominanza di un blend tra post-rock e accenni prog. Non ci si trova, vale la pena sottolinearlo, di fronte ad un lavoro privo di energia o di scossoni, quanto piuttosto giocato sugli equilibri e sulle variazioni di umore, sui vuoti e sui pieni, sulla capacità dei musicisti di creare una trama sonora avvincente e non priva di fascino, anche se distante da quanto ci si sarebbe aspettati. A dirla tutta, non stupisce nemmeno troppo chi segue da sempre la formazione e in fondo lascia all’ascoltatore ciò che più avevamo apprezzato in passato, cioè quella vena poetica che rischiava di finire sommersa e compressa dalle sterzate più estreme e dalle accelerazioni nella scrittura. Così, superato un certo stupore per l’ampio spazio lasciato alla melodia e per la presenza di un cantante che non passa di certo inosservato (per nostra fortuna, più per qualità della voce che per istrionismo), NP-Complete si dimostra un ritorno che non fa sfigurare il nome della band e ne ribadisce piuttosto il valore, anche se occorre un pubblico con buona apertura mentale, capace di uscire dai binari della consuetudine. Qualche vecchio fan potrebbe storcere il naso, ma sarebbe un peccato distogliere lo sguardo, perché vorrebbe dire perdersi un viaggio in note avvincente e persino emozionante.

Tracklist

01. Tell Them I’m Sorry
02. Fast-Bang Pooper Doop
03. The Almost People
04. Somn 6
05. Lienholder
06. Clapping on the Ones and Threes
07. N of 1
08. Non-Functional Harmony