DYSRHYTHMIA, Test Of Submission
Nuova fatica per gli ultra-tecnici Dysrhytmia, ensemble prodige che vede in azione Jeff Eber, Kevin Hufnagel e Colin Marston. Test Of Submission esce a ben tre anni di distanza dal precedente lavoro e pertanto era atteso con curiosità dai molti fan dei musicisti coinvolti nel progetto. La cosa che si nota immediatamente, a parte (ça va sans dire) la mostruosa preparazione/abilità, è l’attenzione posta nel creare vere e proprie canzoni con una loro trama e un loro svolgimento, il che non vuol dire che ci sia una semplificazione della scrittura o che ci si trovi di fronte a un normale album heavy, piuttosto che non si avverte la sensazione di presenziare a una “clinic”. Ovviamente, il gran numero di note sparate sull’ascoltatore e l’incredibile complessità/ricchezza della scrittura non porteranno ai Dysrhytmia i favori degli amanti del suono “in your face”, eppure si ha netta l’impressione di essere agli antipodi del classico supergruppo nato per appagare l’ego dei musicisti coinvolti, soprattutto si avverte chiara la voglia di interagire con il proprio pubblico e di utilizzare la perizia in dote come mezzo e non come fine della composizione musicale. Manca la pomposa autoreferenzialità, al suo posto c’è un suono più asciutto e diretto, in grado di evocare sensazioni e disegnare paesaggi immaginari, senza che questo implichi giocoforza la rinuncia alla vena prog e alla voglia di rendere giustizia a ogni sfaccettatura del proprio strumento, a ogni riflesso questo possa aggiungere ai brani. Difficile davvero far comprendere a parole come questi opposti possano convivere, ma chi conosce i soggetti in questione sa bene di cosa siano capaci e di come siano riusciti a snocciolare ben sei album senza perdere per strada un briciolo di energia. Avvicinarsi senza pregiudizi.
Tracklist
01. InSecrecy
02. Test Of Submission
03. The Line Always Snaps
04. Running Towards The End
05. InThe Spirit Of Catastrophe
06. The Madness Of Three
07. Like Chameleons
08. InConsequence