DRAG THE DEAD, Drag The Dead
Il full length d’esordio della formazione del Missouri è quanto di più perverso e disturbante si possa concepire: il risultato è qualcosa che fa del putridume e della marcescenza le sue componenti più qualificanti. Strutturato come concept su un omicidio rituale, Drag The Dead parte con un’introduzione dall’impatto malsano e si dipana attraverso intermezzi recitati che amplificano alle estreme conseguenze il senso di angosciante freddezza che pervade l’intero disco. A tematiche così efferate, basta leggere i titoli “rassicuranti” dei brani (da “Blindsided Menstrual Holocaust” e “Sullen Despoliation Of Blood And Genitals” per arrivare a “Semen Spilled Upon The Flesh Of The Dead”), non può che adattarsi al meglio il genere scelto dalla band, un brutal death metal basato principalmente su mid tempos sostenuti e soffocanti e innervato da continue scariche grindcore. Affini per ispirazione e contenuti ai maestri Carcass, più vicini dal punto di vista strumentale ai Deeds Of Flesh e ai Mortician degli esordi, i Drag The Dead sono, come da loro stessi affermato, paragonabili a una martellata da cento tonnellate sulle parti intime (“Sledgehammer To The Cunt”). Preparatevi al massacro totale, tra decapitazioni e smembramenti di torsi umani…
Tracklist
01. Prelusive Uterine Decimation
02. Blindsided Menstrual Holocaust
03. The Final Desecration
04. Necrology Postmortem
05. When They Walk Again
06. Serial Deity To The Aborted
07. The Stabbing
08. The Interview Of Lisa Ann Montgomery
09. Sledgehammer To The Cunt
10. Sullen Despoliation of Blood And Genitals
11. Shit Fucked And Forgotten
12. Semen Spilled Upon The Flesh Of The Dead
13. Concluding Suffrage
14. Remember To Leave The Pieces