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DOWNFALL OF GAIA, Downfall Of Gaia

Downfall Of Gaia

A pochi mesi dall’uscita del nuovo album Suffocating In The Swarm Of Cranes, la Moment Of Collapse Records ristampa Epos – primo album dei Downfall Of Gaia – con l’aggiunta delle due tracce apparse sullo split con gli svedesi In The Hearts Of Emperors, un buon modo per fare un po’ di ripasso e recuperare questi due lavori usciti rispettivamente nel 2010 e nel 2011. Come noto, la formazione tedesca è fautrice di un caratteristico blend di post-core e atmosfere oscure, ricco di parti strumentali atmosferiche e derive post-rock. Proprio queste divagazioni, che spezzano la furia dei brani influenzati da hardcore e crust, permettono ai Downfall Of Gaia di seguire una via personale nel loro utilizzo, soprattutto perché questi cambi di tensione nella scrittura non vengono usati soltanto nella tipica forma in crescendo ormai patrimonio comune dell’immaginario “post”, quanto spesso per creare vere e proprie fratture all’interno delle singole tracce. In questo modo, il nucleo aggressivo dei brani mantiene intatti sia la sua vena urticante sia il suo carattere ostile, senza perdere il forte legame con le proprie radici fieramente hardcore. Quest’approccio, unito all’evidente passione che anima i musicisti coinvolti e alla capacità di comunicare emozioni, fanno di Downfall Of gaia un ottimo esempio di come si possa continuare a suonare hardcore senza restare immobili nella reiterazione di cliché sonori ormai abusati o al contrario perdersi dietro i vacui rivoli di qualche moda passeggera. In questo senso, l’uscita di questo compendio permette di seguire il percorso della band e osservarne da vicino l’evoluzione. Resta evidente come, già al momento del debutto sulla lunga distanza, gli autori di Epos dimostrassero una maturità espressiva e una visione ben definita dei propri traguardi, tanto da costruire un lavoro che mantiene tuttora intatta la sua capacità di colpire l’ascoltatore e farsi apprezzare. Acquisto/ascolto obbligatorio per chi li ha scoperti solo con la nuova prova su Metal Blade.