DOUG JEREBINE, Doug Jerebine Is Jesse Harper
“Jesse Harper”, per avere le stesse iniziali di Jimi. Un 1969 vissuto come rock comanda, un demo pronto a diventare disco per gareggiare e, forse, vincere contro Dio Hendrix, ma tutto va in malora quando Doug decide di abbracciare la fede Hare Krishna, lasciando ogni cosa in sospeso… e la storia della musica prende la piega che conosciamo. Ecco che, sempre fedele al culto della ricerca di tesori perduti, la Drag City entra in possesso di “quegli” acetati e pubblica per la prima volta il disco di Doug, che è classificabile tra le ristampe benché, appunto, non sia mai stato stampato davvero. Poco male, tutto ciò che si può associare alla concezione di rock torrido, zanzoroso e psichedelico è rinchiuso in un album che sembra quasi moderno, considerando quanto quei suoni lì siano ridiventati attuali da qualche anno a questa parte. La qualità è alta per davvero: “Ashes And Matches” è la concorrente più accreditata di “Little Wing”, le chitarre fremono e si uniscono a melodie sessuali che è una bellezza. Quindi, se proprio non si odia il genere, Jesse Harper è da conoscere, anche per poi riflettere un attimo sulla situazione musicale odierna e accorgersi che qualche tempo fa certi dischi nemmeno vedevano la luce, mentre adesso da “scarti” si costruiscono uscite su uscite.
Tracklist
01. Midnight Sun
02. Hole In My Hand
03. Fall Down
04. Ashes And Matches
05. Thawed Ice
06. Ain’t So Hard To Do
07. Good News Blues
08. Reddened Eyes
09. Circles
10. Idea (Keep Cool)