DOOMSDAY, S/t
Il gruppo chicagoano è praticamente uno spin off dei Nachtmystium, quattro su cinque dei membri vengono dalle fila di quella notevole band, che non poco ha dato alla scena musicale estrema della città dei laghi.
L’esordio, avvenuto per mano della Disorder Recordings, ci ha convinti per varie ragioni: pur avendo ben chiari quelli che sono i limiti del genere, in questo caso il crust mescolato col death, (lo dichiara l’etichetta stessa), le composizioni si fanno notare per compattezza e potenza evocativa. D’altronde con musicisti navigati come questi (per completare il quadro ricordiamo che uno di loro, il bassista, proviene dagli altrettanto interessanti Apostle Of Solitude) le migliori aspettative non potrebbero venir meno, visto che la musica pesante ce l’hanno nel sangue.
Dicevamo dei pezzi: sei composizioni arcigne con punte di straordinaria forza (il r’n’r celato dietro le maglie metalliche della veloce “Empty Vessel”), che sale ancor più di tono nella conclusiva e quasi cacofonica “I Kill Everything I Fuck” (cover di G.G. Allin), apice di un lavoro onesto e senza troppi fronzoli.
A conti fatti dunque, i Doomsday riescono nel loro intento, quello di allietare con una copiosa messe di chitarre i nostri pomeriggi, e soprattutto le nostre orecchie, cosi tanto martoriate da sopportare davvero di tutto, anche gli strali chitarristici di questi simpatici brutti ceffi. Cercateli.
Al momento, l’album è in streaming su Cvlt Nation.
Tracklist
01. She Will Be The One
02. The Punishment
03. Bring Down The Knife
04. Empty Vessel
05. Black Judas
06. I Kill Everything I Fuck