DOOM SNAKE CULT, Love Sorrow Doom
Tra le ristampe messe in giro dalla Nuclear War Now! quest’anno, come non citare Love Sorrow Doom, unico album dei Doom Snake Cult uscito nel lontano 1992? Il gruppo, nato nel 1987, dopo questo disco ha fatto perdere le proprie tracce, sciogliendosi più o meno nello stesso periodo in cui il suo full length ha visto la luce. Si tratta di un progetto parallelo di Ace Still, inconfondibile voce dei ben più noti Goatlord. Inizialmente Love Sorrow Doom doveva essere pubblicato da Torrid Records (che tutti ancora ringraziamo per Bonded By Blood, con dovuta lacrimuccia pensando a Paul Baloff), che però chiuse i battenti. Al suo posto si mostrò interessata la JL America, nota per una serie di versioni in cd e cassetta di band come Immortal, Morpheus Descends, Beherit, Blasphemy e Master’s Hammer.
Il sound dei Doom Snake Cult non è poi tanto distante da quello che possiamo trovare su Reflections Of The Solstice: un doom/death “ante-litteram” (un po’ diverso da quello che oggi viene etichettato così, pensando sempre a Coffins e/o Anatomia), imbevuto di black metal e particolarmente debitore nei confronti degli Hellhammer. Le differenze tra Goatlord e Doom Snake Cult sono minime, insomma, però ci sono: se i primi basano tutto su riff lenti, sulfurei e ossessivi, con le chitarre che emergono ben evidenti dall’insieme, i secondi sono molto più versatili, con diverse parti più veloci e ragionate in cui spesso basso e chitarra si confondono, finendo col produrre qualcosa di simile ai Man Is The Bastard. Le atmosfere, imbevute appunto del black più grezzo, a volte ricordano quelle dei Darkthrone di A Blaze In The Northern Sky e Under A Funeral Moon. La vena lisergica nei testi viene, com’è lecito aspettarsi, messa in primo piano, trasposta ovviamente in ottica satanica.
Questa del 2015 è in realtà una seconda stampa, visto che la Nuclear War Now! aveva già riproposto il disco nel 2004 (unicamente in vinile, mentre adesso abbiamo anche il cd): la tracklist è stata alterata, con “Enchanted Cerebral Forest” all’inizio, al posto di “Carnival Freak Show” (che apriva la stampa originaria della JL America, qui sistemata in chiusura). La nuova copertina, opera di Manuel Tinnemans (del quale abbiamo già parlato nella recensione dei Mefitic), con il verde e il viola come colori predominanti, rende il tutto ancora più intessuto di psichedelia. I nomi stessi del gruppo e dell’album, abbinati a un artwork del genere, farebbero pensare all’ennesimo clone stoner doom, mentre qui abbiamo una gemma che emerge senz’ombra di dubbio dal mucchio. Love Sorrow Doom è un disco molto degno di nota, per questo è difficile dar torto alla Nuclear War Now! nel momento in cui ci offre quest’ulteriore ristampa: sia Doom Snake Cult che Goatlord sono stai trai precursori di quello che oggi viene chiamato in mille modi diversi (sludge, sludge/doom, black/doom e via dicendo). Band come Noothgrush e Grief devono molto ad Ace Still e soci, come tutto il doom/death attuale. Piuttosto che spendere i vostri soldi nell’ennesimo doppione degli Sleep, fatelo nel maligno, è senz’altro la scelta migliore.