DON & FRANÇOIZ, Cover Songs In Inferno
Françoiz Breut e Don Nino sono musicisti di lunga data, portatori in territorio francese di un suono che parte da un cantautorato aperto e di frontiera per mischiarsi ad ambienti più o meno pop e più o meno oscuri. La prima autrice di sette album più vari lavori collaborativi (tra i quali, nel mio cuore, rimane lo straordinario Vingt À Trente Mille Jours, annata 2000). Don Nino è invece il nom de plume di Nicolas Laurent, già con i Prohibition e capoccia di Prohibited Records insieme al fratello, per la quale si sono presi spazio e gloria Patton, Purr, Heliogabale, Herman Düne, Berg Sans Nipple e Soeza.
Insieme decidono di fare un sunto dei loro suoni, rendendo omaggio a dieci brani per loro importanti e spartendosi equamente i ruoli: François al canto, Don Nino a strumentazione e produzione. 10 brani, che vengono resi come se fosse il loro ultimo disco strappato alle fiamme, la coppia che si allontana al tramonto su un carro, il west davanti a loro.
Black Sabbath, Felt, Cramps, Shocking Blue, Bonnie Dobson, Bonnie Prince Billy, Donovan, Kinks, Jefferson Airplane i prescelti. Un’idea di tormento, di tex-mex e la voce intensa ed umida della Breut. La chanson française, la drammaticità ed un impianto sonoro che riecheggia dei vecchi ensemble musicali di frontiera. In “Dæmon Lover” degli olandesi Shocking Blue sembra apparire il fantasma di Grace Slick e il tutto assume contorni magici, che continuano ovviamente, correndo per i prati di Shangri-La di kinksiana memoria. Chiude “White Rabbit”, per un album perfetto durante un the con i pasticcini, ognuno con la sua droguccia preferita…
Un disco che, sono sicuro, quando sarà il turno di fare la cernita fra le raccolte di cover più riuscite tornerà a farsi sentire. François Breut e Don Nino insieme stanno un incanto, montate uno stereo mobile sul vostro carretto e fuggite lontano per Dio…