DISAPPEARS, Low: Live In Chicago
Anno prolifico quello appena trascorso per i Disappears, dopo l’interessante disco per Kranky, Irreal. Brian Case e soci con coraggio si misurano con uno degli album che più hanno amato, credo, e tra i più venerati nella storia del pop, “Low”, dalla celeberrima trilogia berlinese di David Bowie, e lo reinterpretano alla loro maniera, molto riverente, durante un’esibizione del 2014 presso il Museum Of Contemporary Art di Chicago (che aveva in programma una mostra dedicata al musicista inglese), reclutando poi al mastering di questo disco niente meno che Sonic Boom (E.A.R., Spacemen 3). Uscite del genere risultano banalmente di nicchia, adatte per lo più a collezionisti, e poco aggiungono ai gruppi stessi, ma è comprensibile il fatto che se hanno deciso di imbarcarsi in questa operazione evidentemente sentivano l’impellenza di farlo. La passione dunque non manca, si sente che si stanno divertendo e tanto deve bastare. Potrei citare le schitarrate felici di “Breaking Glass”, o la ieratica bellezza, sempre di poco intaccata rispetto all’originale, della stratosferica “Warszawa”. Tutto qui, comunque, e nel frattempo m’è venuta voglia di riascoltarmi Irreal e l’originale del ’77 del Duca Bianco, scomparso di recente, come tutti sanno.
Vi avviso che nel frattempo la tiratura limitata della cassetta della Maple Death è andata esaurita, perciò, se proprio volete, potete recuperare l’edizione in vinile per la inglese Sonic Cathedral Recordings.