DESULTORY, Through Aching Aeons
Il ritorno degli svedesi Desultory è un evento molto gradito da queste parti.
Agli albori degli anni Novanta la band fece furore con due vinili come Into Eternity e Bitterness, per poi tentare un approccio più rockish con l’album Swallow The Snake, che ne decretò la morte artistica, alla quale seguì la resurrezione con Counting Our Scars nel 2010. Poi sette anni di silenzio e ora ci ritroviamo questo Through Aching Aeons: potentissimo melodic swedish death metal, che coinvolge tanto da spingerci a muovere a tempo il piedino.
I pezzi sono molto catchy, infarciti di blast beats, sfuriate, riffing compatto e tanta, ma tanta melodia. La voce di Morberg è sempre grintosa e conferisce al tutto anche una punta di death and roll di scuola Entombed. Con un songwriting decisamente ispirato, i Desultory puntano su di una velocità da cardiopalma per poi innestare assoli fulminanti e rallentare in maniera repentina, giocando tutto sulla doppia cassa. Gli incastri dei riff sono perfetti e danno una sensazione di pienezza totale, senza alcun tipo di incertezza né dubbio.
La registrazione non ha pecche e mette in risalto la maestria di questi musicisti dietro ai loro strumenti, esaltando la fisicità della loro esecuzione dei pezzi.
Un grandissimo ritorno quello dei Desultory, con uno dei dischi da tenere in considerazione per questo 2017.