DESTROY ALL GONDOLAS, Destroy All Gondolas
Venezia, 2015: una città resa fantoccio dal turismo non gestito, una farsa sempre più grande. È anche il territorio di una delle più promettenti scene hardcore punk d’Italia. Abbiamo già avuto modo di approfondire il discorso con altre band, e in questo ci torniamo su per l’opera prima dei Destroy All Gondolas. 7 minuti di old school hardcore, registrato con delle idee chiare riguardo al risultato finale. L’allusione all’annientamento delle gondole è il loro termine di caos, messo in pratica tramite un suono che potrebbe sembrare più pacato rispetto agli altri gruppi di Venezia (Discomfort, Slander, Zeit), finendo dunque per fungere da nota distintiva della band. In pezzi come “Chrome Fuck” il loro approccio è più punk, quasi UK82, potrebbero infatti ricordare i GBH di City Baby’s Revenge mischiati a un’atmosfera da bar dell’Arizona. La voce, sempre in leggero eco, dà un tocco garage al tutto e riporta ai primi album dei Misfits. L’apparato strumentale di “You Fucking Cunt”, dal canto suo, è la colonna sonora di un ipotetico film di Tarantino, per questo è legato alle chitarre acide del Reverend Horton Heat, tanto che trovo un possibile collegamento allo psychobilly non del tutto fuori questione, anche se il percorso che si vuole tracciare è palesemente diverso. Originale impersonificazione della loro idea di Hardcore Punk, i Destroy All Gondolas sono riusciti in pochi minuti a schiarire le acque sporche del Canal Grande con queste quattro pasticche di cloro, un seguito più approfondito è atteso.