DESTINAZIONE FINALE, In Bilico Nel Reale
Recupero fuori tempo massimo per un album che ha visto la sua prima uscita in digitale sul Bandcamp del gruppo a fine 2019 e più di recente è stato realizzato sia in vinile che cd grazie all’intervento di una nutrita compagine di label da sempre nel nostro mirino. Il motivo dell’interesse suscitato nei coproduttori è facilmente intuibile: i Destinazione Finale offrono all’ascoltatore un tuffo in quelli che erano i punti di forza dell’originaria scena hardcore nazionale con nomi ormai entrati nella storia quali Indigesti, Negazione, Wretched e compagni di scorribande grazie ad un linguaggio che sapeva fondere gli input venuti dall’estero con un taglio personale, figlio delle peculiarità del panorama socio/politico in cui versava l’Italia in quel periodo. La band è composta da volti noti della scena fiorentina che già abbiamo incontrato spesso parlando di nomi come Carlos Dunga, xDeloreanx, Iena e Alfatec, qui impegnati a riproporre in modo personale quello che era l’impatto diretto e privo di sovrastrutture della prima ondata di hardcore punk italiano, quindi musica che arriva dritta all’ascoltatore anche grazie ai testi in lingua madre, con la stessa urgenza del punk ma ancora più furiosa e urticante, ripulita dall’immaginario “cartolina da Piccadilly Circus” che ai tempi si andava imponendo in Europa e soprattutto negli USA. I Destinazione Finale cercano una loro identità ripartendo da lì e dalla permeabilità che il nascente hardcore punk possedeva in quel momento, per questo si avvertono anche riverberi death-rock, strizzate d’occhio al pulsare dei bassi proprio del post-punk, il tutto piegato ad una voglia di comunicare libera dagli stereotipi tipici di generi ormai storicizzati. Ecco, quella dei Destinazione Finale si potrebbe descrivere come un’operazione storiografica volta a ricreare quelle sensazioni senza riproporre esattamente qualche variante già esistita di hc: di certo hanno il loro peso gli Indigesti con quel richiamare certe soluzioni care ai padri putativi Bad Brains, ma c’è unicità di riferimenti in questo strano cocktail. Non a caso, In Bilico Nel Reale è stato capace di attrarre anche l’interesse di una testata storica come Maximum R’n’R, che li ha definiti blistering Italian hardcore, tight as a drum and just catchy enough.