DEATHCULT, Demo ’12
Gli svizzeri Deathcult danno alle stampe (purtroppo per ora solo su cd e cassetta, e le cassette sono già sold out) il demo del 2012 (più una bonus track). Se ne fa carico l’ottima Invictus Records.
Una mazzata di proporzioni esagerate, ecco cosa mi sento di scrivere dopo aver ascoltato queste tracce. Old school death metal sulla scia di mostri sacri come gli Asphyx, ma con minor componente doom e una maggior velocità di esecuzione. In più, siccome provengono pur sempre dalla patria del cioccolato, incorporano anche elementi dei primissimi Celtic Frost, soprattutto quando rallentano. La voce di Ketzer (che ora non suona più con loro, avendo preferito concentrarsi sui Bölzer) è infatti molto vicina a quella di Martin Van Drunen, quindi non growl nel puro senso del termine, ma qualcosa di ossessivo e marcio, davvero adatto al genere. I riff sono feroci e incredibilmente efficaci nel loro incedere senza sosta, e quando diminuiscono in velocità sembra proprio di esser schiacciati da un monolite. In più hanno quella componente malata e disfunzionale che li rende ancora “migliori”. Perché la chiave di questo demo sta tutta qui: un suono malsano, che vi avvolgerà in un abbraccio mortale. Inutile poi spendere parole sulla sezione ritmica: un’autentica scudisciata in piena faccia, violentissima. Da segnalare poi l’abuso di doppia cassa e alcuni blast beat che impreziosiscono ulteriormente questo insieme estremo.
I Deathcult ci consegnano un lavoro qualitativamente ineccepibile, che è l’apripista ideale per il nuovo che stanno creando.