DEATH YELL, Descent Into Hell
I cileni Death Yell picchiano veramente duro. Il gruppo di Santiago è oggetto di culto nel circuito death metal, forte di un demo del 1989 dal titolo Vengeance From Darkness, di uno split in 7” con i seminali Beherit su Turbo Records nel 1991 e del testamento Morbid Rides, ep poi uscito anche come compilation nel 2007. Un paio di split successivi al 2007 sanciscono il ritorno sulle scene della band, finché non si giunge al primo full length, cioè a questo Descent Into Hell. Un disco onesto, tutto cuore e brutalità, suonato in maniera malefica, adatto a chi come me vuole un approccio muscolare e senza fronzoli al death. Non brillerà certo per tecnica, ma si ascolta che è un piacere: blast beat a mitragliatrice, riffing preciso e martellante, una voce grugnesca e perfetta per il genere. I Death Yell fanno tabula rasa di tutto ciò che li circonda, lasciando solo un’eco di morte. Scrivono testi anticristiani e si fanno beffe di Gesù Cristo mentre partecipano a un sabba col Diavolo. Una registrazione ben bilanciata, dal retrogusto vintage, va comporre un album dalle radici solide come il cemento armato. Bentornati Death Yell.