DEATH OF KINGS, Kneel Before None
Avevo lasciato i Death Of Kings di Atlanta nel 2010 al loro demo, regalatomi dopo un loro concerto. Poi ammetto di averli persi di vista, anche se, va detto, non è che abbiano combinato troppo in questi anni, a parte qualche altro demo e dei singoli. Infatti, con la formazione completamente cambiata dal 2010, fermi restando cantante e chitarrista, questo Kneel Before None è per loro il primo disco a lunga durata ed esce per la locale Boris Records, piccola etichetta che sembra privilegiare gruppi della non piccola città di Atlanta: sicuramente la scelta lì non manca.
Dunque: questo è fondamentalmente un disco thrash metal per scelta di riff, tempi e suoni. Spesso emerge però una vena heavy/speed che purtroppo manca di armonizzarsi come dovrebbe col resto, soprattutto con una voce quasi thrashcore che quando vira su toni più acuti mi ricorda immancabilmente gli Accüsed. Anche certe occasionali accelerazioni ultraveloci mal si sposano con la vena più heavy. Come direbbe qualche “mister”, manca amalgama, oppure, in altri termini, maggior personalità per unire insieme tutte queste pulsioni centrifughe. Non è un disco spiacevole, gioca bene ma segna poco, sarà dura arrivare anche in Coppa Uefa (anche perché non esiste più…)