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DEATH CONVENTION SINGERS, Death Convention Singers

Death Convention Singers

Un alone di mistero avvolge i Death Convention Singers, occasionalmente chiamati Dirty Birdies, big band nata nel 2004 a Grito Ruido, nel deserto del New Mexico, col precedente nome di Cobra// group. Composto da circa un ventina di polistrumentisti di tutto rispetto, come i membri dei Tenderizor (Raven Chacon, Patrick Day, Steve Hammond, Mike Day, Kris Kerby) o Matt Taylor (meglio noto per essere stato uno dei cento chitarristi presi da Glenn Branca per la sua “sinfonia”, oltre che bassista per i Don Caballero e Rhys Chatham), il gruppo si definisce così: “quite possibly the largest non-classical nor mariachi band to exist in the Southwest.”. Sei sono i dischi pubblicati e solo tre sono parzialmente reperibili su Bandcamp: Brujas, Corrido e l’omonimo Death Convention Singers. Quest’ultimo, registrato nel 2010 ad Albuquerque e pubblicato due anni dopo su cd in edizione limitata per SickSickSick, si presenta come un album noise/sperimentale dalle sonorità multiformi: ritmi serrati, cacofonie, pura drone music, distorsioni analogiche, percussioni tribali, corde pizzicate e sottofondi eterei. Rievocazioni iniziali degli Swans, reminiscenze finali alla Fennesz. Non è facile definire questo disco dall’artwork astratto e primitivo, che ne rispecchia in un certo senso i contenuti: eterogeneo è forse l’aggettivo che gli si addice di più. In continuo climax ascendente e discendente, ogni pezzo ha dei momenti di maggiore o minore intensità, ma ciascuno si collega all’altro attraverso un sottile tema ricorrente: il deserto. Questa produzione, nata in un luogo in cui vissero i nativi americani, sembra avere infatti un’atmosfera calda, selvaggia e asfissiante, caratteristica della terra messicana secondo l’immaginario collettivo. Nonostante le calde apparenze, però, ciò che trasmette all’ascoltatore è un forte senso di isolamento e desolazione. Portando con sé tutta l’aridità del deserto, Death Convention Singers vi lascerà insomma quel retrogusto di sabbia in bocca senza che ve ne rendiate conto.

Tracklist

I. I Wish They All Could Be Jemez Pueblo Gurlsss
II. The Ballad Of Sandoval County
III. Beso De Ese