DEAD, We Won’t Let You Sleep
Basso, batteria e voce, queste le armi in dotazione agli australiani Dead, un duo che riesce a colpire duro grazie a un noise-rock urticante e ricco di sfumature, vicino a un sentire Nineties che si nutre di pulsazioni ritmiche e suoni scarni, feedback ed esplosioni di rumore bianco, accompagnando l’insieme con un cantato ricco di pathos e al contempo corrosivo. Ad arricchire la formazione-base troviamo come ospiti su alcune delle tracce un basso slide (Kevin Rutmanis) e una chitarra (Toshi Kasai, che si è anche occupato delle registrazioni ai Sound of Sirens, Los Angeles), così da arricchire ulteriormente una formula intrigante quel che basta per superare l’impasse di un mero tributo ai grandi nomi del passato, a dimostrazione di come una buona personalità e la capacità di rileggere il linguaggio prescelto in modo – se non del tutto originale – perlomeno non scontato o pedissequo, possano fare davvero la differenza. We Won’t Let You Sleep s’insinua sotto pelle ascolto dopo ascolto e s’imprime nella mente proprio perché possiede il piglio del lavoro scritto da chi sa come gestire le proprie potenzialità e si muove a proprio agio nei meandri di un suono mai monotono, tanto che non mancano digressioni inaspettate come nella atipica “Picking Teeth”, irresistibile nel suo improbabile patchwork tra noise, stoner e sprazzi di chitarre maideniane, con tanto di coro accattivante, il tutto concentrato e compresso in meno di tre minuti (sentire per credere). Non sarebbe male avere la possibilità di osservarli in azione dal vivo, nel frattempo vi suggeriamo di approfittare dello streaming su Bandcamp, perché potrebbero rappresentare una piacevole sorpresa.