DE MAGIA VETERUM, The Deification
De Magia Veterum è un progetto ormai consolidato più o meno ai livelli di Gnaw Their Tongues, ed è abbastanza chiaro che cosa si va ad ascoltare prima ancora di premere play. Il black metal secondo Mories, un abisso contorto fatto di grida allucinate, spasmi metallici e distorsioni corrosive che si susseguono a velocità incostanti. Questo nuovo album riprende là dove si era fermato The Divine Antithesis portando a una dimensione ancora più estrema quell’incubo sonoro aspro e caotico iniziato a delinearsi con Migdal Bavel (2009), il primo vero punto cardine della discografia. Con The Deification assistiamo alla completa realizzazione di un suono malato, un composto acido che parte dalle basi del black metal e va oltre fino a raggiungere i connotati del rumore sfrenato, dove gli strumenti vengono piegati e deformati senza limitazioni (qualcosa di accostabile a Nekrasov nei suoi momenti heavy, ma meno statico). Inutile dire che il risultato sia tanto efficace quanto accattivante: Mories ci azzecca di nuovo e dopo aver rinvigorito Gnaw Their Tongues con Eschatological Scatology ci regala un ulteriore disco con cui torturare i nostri sensi.
Tracklist
01. Eradication
02. Thorns
03. Passage
04. Evoked In Poison
05. Shall Not Take Form
06. Purity
07. The Deification