DANIELE SANTAGIULIANA, Imbecile
Pazzesco come Daniele Santagiuliana stia fabbricando il suo personalissimo folk, cucendo istintivamente assieme Gira e Jandek, verrebbe quasi da scrivere. E sostanzialmente in un contesto così do it yourself che uno poi non capisce bene come sia possibile. Imbecile esce pochissimo dopo Jeremiad, conservandone un buon numero di caratteristiche (“nudità”, scarnificazione, chitarra acustica più elettronica “ambientale” e poco altro) e la sua esistenza separata dall’album si giustifica col suo essere ispirato alla storia medica del suo amico Gene Evans, che sembrerebbe legata più a qualche problema psicologico che fisico, o forse a ricadute psicologiche di qualche malanno fisico. Non lo posso sapere, dato che anche i testi sono essenziali e interpretabili di sicuro in maniera più universale, quindi anche collegabili a un proprio (doloroso) vissuto personale. L’imperfezione e la claudicanza sono una parte voluta di questo ep come di Jeremiad, quindi certe sbavature di Imbecile sono in realtà parte della sua bellezza, anche se in alcuni casi vien da pensare che le limature di una produzione realizzata con l’aiuto di qualcuno avrebbero potuto renderlo migliore. Capitolo a sé stante “You Are A Part Of Me”, posta in chiusura, un incubo ambient/industrial più vicino alle cose che ci aspettiamo di sentire da Daniele. Di nuovo: non lo vendo come “gemma nascosta” o “best kept secret”, ma un ascolto lo suggerisco.
Tracklist
01. The Liberator
02. Imbecile
03. Apodyopsis
04. I Am I
05. We’ll Keep ‘Em In The Dark
06. You Are A Part Of Me