DANI MALE, SMAiLA
Dani Male sta alla musica pop come il cacio sui maccheroni (lo aveva già dimostrato coi precedenti Trauma Turgido e La Mitomania), quindi stiamo parlando di uno che le canzoni le sa scrivere per davvero, e già questo basterebbe a fare di lui un valido menestrello, un po’ post-moderno e un po’ vintage, che per esempio non millanta pose di autorialità figlia di spudorati citazionismi fini a se stessi. Forma e sostanza vanno a braccetto, quindi, unite a una dose di vitale fantasia (grafica malandrina del cover artwork compresa), in particolare nella costruzione delle melodie, mai banali e sempre un pelo sbilenche (“Corteccia” e “Bolle Di Cartilagine” sono paradigmatiche in tal senso). Tutto il lavoro è caratterizzato da eccentriche cantilene (unica pecca qualche pezzo di troppo), a volte al limite di un “robot rock” che piacerebbe anche ai Daft Punk (la parabola in prima persona di “Semaforo”), altre perso nello scimmiottare pose demenziali con testo forte (“Vampira”), passando per le paturnie di “Preghiera”. Apice dei suoi strali è la breve chiusura di “Ultimo Desiderio”, dove se la prende con una nota politica italiana, e sono urla liberatorie e voglia di incontrollabile sadismo. SMAiLA è album che in fondo non pretende di farvi ascoltare chissà cosa, è raccolta di canzoni oneste ed ilari che, in realtà, celano un fondo fatto di umorismo che a volte più nero non si può, unito a un pizzico di naturale disincanto, quella caratteristica che latita da molte parti del cantautorato (o pop) italiano. Vi confesso che lui di sicuro non “mi sta sul callo” (citarlo è d’obbligo, perdonatemi).
Tracklist
01. Vomito
02. La Borraccia
03. Corteccia
04. Bolle Di Cartilagine
05. Semaforo
06. Flanella
07. Iggy
08. Nauseato
09. Syd
10. Preghiera
11. Cammello
12. Vampira
13. Mi Stai Sul Callo
14. Fuori C’è Il Sole
15. Ultimo Desiderio