DAIMON, Ellipse
Dopo oltre un lustro si rinnova il sodalizio artistico che vede protagonisti Simon Balestrazzi, Paolo Monti e Nicola Quiriconi sotto la sigla Daimon. Un lasso di tempo lungo considerando gli standard produttivi attuali, speso a rinnovare un marchio fin qui interamente imperniato sulla dottrina di una drone music graffiante e tendenzialmente sotterranea. Siamo dunque al cospetto di un quarto disco che scarta da quel dogma per ri-settare il progetto su coordinate sonore maggiormente elaborate e tendenti a formulare una trama narrativa più nitida e coinvolgente.
La cupezza dei bordoni della chitarra e la ruvidezza della grana noise – componenti essenziali comunque ancora presenti anche se non dominanti – cedono il passo a frequenze sintetiche calde, estratte da una serie di macchine analogiche che hanno fatto epoca, interpolate da schegge elettroacustiche e frammenti di nastri magnetici. Il tutto sposta il tessuto risonante verso profondità celesti memori della lezione dei corrieri cosmici (“Cat”), che si aprono su paesaggi contemplativi (“Ellipse”) permeati da un romanticismo inedito (“The Pillow”).
All’interno di questa navigazione ambient-siderale trovano posto combinazioni oblique di segnali digitali e modulazioni vocali aliene (“Gama”) prima del definitivo inabissamento in un substrato immersivo ad alto impatto emozionale, dapprima vorticoso e incombente (“Dismember”) e infine prepotentemente lisergico (“The Star”). Un ritorno in grande stile per tre artigiani del suono di indubbio talento ed esperienza consolidata.