Da domani a Mantova The Shirley Clarke Connection, tra cinema e musica
Riceviamo e pubblichiamo.
Il progetto parte da un’idea del Cinema del Carbone con la collaborazione dell’associazione 4’33” e Teatro Magro e avrà come fulcro la proiezione di tre film e un corto della cineasta e documentarista americana Shirley Clarke, ai quali si legheranno quattro concerti e un workshop fotografico abbinato a uno dei concerti.
Shirley Clarke (New York, 2 ottobre 1919 – New York, 23 settembre 1997) è stata una regista cinematografica sperimentale e indipendente. Studiò come film maker con Hans Richter al City College di New York. Dal 1955 fu membro dell’Independent Filmmakers of America e divenne parte del circuito di registi del cinema sperimentale del Greenwich Village assieme a Maya Deren, Stan Brakhage, Jonas Mekas e Lionel Rogosin. Nel 1958 il Dipartimento di Stato Americano le commissionò una serie di cortometraggi in occasione dell’Esposizione universale di Bruxelles. Realizzati senza colonna sonora insieme al collega D. A. Pennebaker, vennero proiettati in loop nel padiglione degli USA. Raccolti con il titolo di “Brussels Loops”, ritraevano frammenti dell’American Way of Life: merci, strade, case, città, deserti, grattacieli. Nel 1961 fu firmataria del manifesto del New American Cinema Group e nel 1962 fu tra i fondatori della Film-Makers’ Cooperative. Con “Robert Frost: A Lover’s Quarrel with the World” vinse nel 1964 il premio Oscar per il migliore documentario. Il suo ultimo lavoro, “Ornette: Made in America” (1985), è un ritratto del pioniere del free jazz Ornette Coleman.
La rassegna avrà inizio il 2 due ottobre e terminerà il 21 ottobre con l’ultimo concerto.
Martedì 2 ottobre, alle ore 21.00 presso il Cinema del Carbone avverrà la proiezione del corto “Bridge-Go-Round” con la presentazione della rassegna da parte di Giorgio Signoretti e a seguire il concerto del trio Dear Ornette, composto dal chitarrista Giacomo Ferrigato, Davide Paulis al contrabbasso e Andrea Lovo alla batteria.
Martedì 9 ottobre, sempre alle ore 21, al Cinema del Carbone ci sarà il film “Ornette: Made in America”, l’ultimo di Shirley Clarke, incentrato sul pioniere del free-jazz Ornette Coleman, alla cui realizzazione presero parte William Burroughs, Brion Gysin, Yoko Ono, Denardo Coleman, Buckminster Fuller, Don Cherry, Charlie Haden, Robert Palmer, Jayne Cortez, John Rockwell e altri artisti di fama internazionale (il restauro della pellicola, curato da Ross Lipman per la UCLA Film & Television Archive, è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale del 2012);
Giovedì 11 ottobre alle ore 21 al Cinema del Carbone suonerà l’ensemble newyorkese Irreversibile Entenglements, punta di diamante della nuova scena musicale newyorkese, un collettivo free jazz formato nei primi mesi del 2015 dal sassofonista Keir Neuringer, dalla poetessa Camae Ayewa (alias Moor Mother) e dal bassista Luke Stewart, che si sono riuniti per esibirsi in un evento di Musicians Against Police Brutality organizzato dopo l’uccisione di Akai Gurley dal NYPD. Mesi dopo il gruppo aggiunge il trombettista Aquiles Navarro e il batterista Tcheser Holmes per una sessione di registrazione al Seizure’s Palace di Brooklyn, e da allora il ha continuato a percorrere le strade della ricerca musicale sotto la spinta delle brucianti narrazioni poetiche di Ayewa, narrazioni che parlano di sopravvivenza e potere, perfettamente in linea con i film della rassegna.
Martedì 16 ottobre alle ore 21 al Cinema del Carbone verrà proiettato il film “The Connection”, film d’esordio di Shirley Clarke tratto dall’omonima pièce teatrale di Jack Gelber messa in scena dal Living Theatre. Ritrae un gruppo di jazzisti eroinomani in attesa dell’arrivo del “contatto”, il pusher Cowboy, in un appartamento del Greenwich Village di New York. Tra i protagonisti spicca il sassofonista Jackie McLean. Il film vinse il Premio della Critica al Festival di Cannes ma fu censurato negli Stati Uniti per linguaggio “osceno”. Il restauro della pellicola, curato da Ross Lipman per la UCLA Film & Television Archive, è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale del 2012.
Giovedì 18 ottobre i concerti si sposteranno presso la sede del Teatro Magro di via Brescia due con la performance, sempre alle ore 21, del sassofonista londinese Ben Vince. Attraverso una tecnica straordinaria, l’elaborazione elettronica e un approccio aperto alle collaborazioni, il lavoro di Ben spazia dall’improvvisazione ad atmosfere dance con uno stile straordinariamente originale. Il suo progetto acquista maggiore forza dal vivo, dove può esprimere tutte le sue capacità strumentali unite a un uso sapiente dell’elettronica sempre in sintonia con l’ambiente che lo circonda.
Sempre al Teatro Magro, domenica 21 ottobre, a partire dal pomeriggio ci sarà un evento speciale che vedrà il trio di Massimiliano Sorrentini, Piero Bittolo Bon e Gabriele Evangelista assieme al fotografo Nicola Malaguti protagonisti di un workshop intitolato “Fotografare la Musica”. Workshop alle ore 15, concerto alle ore 21.
Martedì 23 ottobre alle ore 21 si torna di nuovo al Cinema del Carbone per l’ultima delle proiezioni con il film “Portrait of Jason”. “Il film più straordinario che abbia visto in vita mia”, dichiarò il regista Ingmar Bergman. Nella notte del 2 dicembre 1966, al Chelsea Hotel di New York, l’aspirante attore di cabaret Jason Holliday si confessa davanti alla macchina, raccontando la sua storia tra razzismo, abusi familiari, omofobia, droga, sesso e prostituzione. Quanto di vero c’è in ciò che Jason racconta e quanto di falso? Con “Portrait of Jason” Shirley Clarke sovverte i confini tra cinema vérité, film documentario e opera di finzione realizzando una delle pellicole di riferimento del cinema indipendente e LGBTQ . Nel 2015 “Portrait of Jason” è stato inserito nell’annuale classifica del National Film Registry per la sua “importanza culturale, storica ed estetica”.
Per informazioni e prenotazioni: Il Cinema del Carbone 0376 369860, associazionequattrotrenta3@gmail.com, 3294766850