Un’uscita che mi viene da definire – dopo numerosi ascolti – meno insolita di quanto m’aspettassi, questa per Old Bicycle Records. Da una parte abbiamo campioni di una forma piuttosto estrema di rumore, ormai storicamente lontana (vengono da uscite per Broken Flag e Sub Rosa), che nel frattempo hanno intrapreso altre vie espressive, lo dimostrano le slabbrature free-prog di “Garage Dub”, a conferma del rinnovamento portato avanti dalla band di Paul Lemos, anche se la tempesta sonica dell’estenuante “Perks Pt.1” fa un passo indietro verso vecchie idee. Dall’altra gli italiani Sparkle In Grey di Matteo Uggeri e Alberto Carozzi, con la loro proposta orientata su versanti post-rock e jazzy, così come potevano intenderla i Tortoise, per capirci. Se a un certo punto i Controlled Bleeding se ne escono con una sorta di rilettura tra afrori prog e note in libertà in “Birdcanned Pt.1”, gli Sparkle lavorano invece ancor più di fino: impossibile non notare la loro eleganza europea, vera arma in più, sentire il montaggio sapiente di più atmosfere in “Idiot Savant Pt.3”, tra pianismo raffinato, chitarre quasi shoegaze e gesta sempre apparentemente trasognate, o ancor i singulti ritmici della consequenziale e più saltellante “Idiot Savant Pt.4”. Spiritualità e leggerezza che vanno a braccetto con forza e determinazione, così potrei cavarmela per rinchiudere in un paio di definizioni quanto inciso qui dai due gruppi, e ricordo che il tutto nasce da una lunga frequentazione a distanza. Troppo poco, comunque, dato che Perversions Of The Aging Savant ha molte più qualità di quelle che io stesso ci possa trovare e, come afferma giustamente Vittore Baroni nelle note che accompagnano il disco, siamo al cospetto di… an (anti) split album in which two champions of the International underground scene join forces to concoct an exquisitely perverse juxtaposition of free-prog-jazz-noise-ambient courses and post-rock-electro-neo-classical tidbits. Difficile essere in disaccordo con lui. Consigliato.