Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

CONFUSION MASTER, Awaken

A metà strada tra Black Sabbath ed Electric Wizard, i Confusion Master affondano le radici nel doom settantiano, su cui iniettano robuste dosi di stoner per un effetto che può dirsi tutto fuorché originale, eppure lo fanno con una tal faccia tosta e una evidente cognizione di causa che finiscono per conquistare gli amanti del genere e fanno loro vincere un secondo giro sul piatto.

Formatisi grazie all’incontro tra musicisti coinvolti nella scena punk e metal di Rostock sul Mar Baltico, rappresentano un solido esempio di melting pot tra ottica diy e amore per i suoni vintage a scapito di ogni patinatura. Niente di inaudito o capace di distaccarsi da un’ottica di disco di genere, per carità, eppure la voglia di cercare un proprio spazio all’interno della scena di riferimento permette ai Confusion Master di comporre brani credibili e dotati della giusta spinta per fare la gioia degli adepti di un culto mai sopito e sempre ben vivo nel cuore dei suoi devoti. Tra riff rocciosi e vocals “stonate”, accelerazioni contenute e rallentamenti pachidermici, Awaken compie il proprio dovere senza sfigurare e in più di un caso mostra di non avere molto da invidiare a colleghi più blasonati, tanto da permetterci di asserire che il suo unico difetto sta proprio nell’arrivare quando ormai certe sonorità hanno offerto molto, forse troppo, tanto da inficiare chi come loro avrebbe ben diritto di godere di un proprio momento di visibilità. Per questo, riteniamo doveroso segnalare questo album a chiunque sia ancora alla ricerca di una nuova dose di doom con cui accompagnare i propri viaggi nello spazio. In fondo, se c’è una cosa che certi suoni hanno dalla loro è proprio la capacità di riuscire a rimanere sospesi nel tempo senza risultare mai obsoleti. Il finale con il brano che dà il titolo all’album, con il suo incedere ossessivo e i feedback che saturano l’aria, sembra indicare una possibile via di fuga dalla reiterazione degli standard e dall’eccessiva fedeltà ai propri padri putativi. Vedremo se questo sarà solo un esperimento o una reale evoluzione per la band, nel frattempo ci godiamo questo autentico tributo al Sabba Nero in salsa fumosa.