CHRISTOPHE GOZE, The Long Way Home
Case.
Nove dischi all’attivo, svariati premi su e giù per il mondo e nuove categorie inventate apposta per Christophe, da “oriental jazz” ad “arabian music”. Ciò che si ascolta in The Long Way Home (scritto con in mente fantomatici legami musico-cinesi) è un intruglio di vetusti arpeggi world music, sprazzi new age e lounge, sballati ammiccamenti a musicisti di culto. Tutto è utile solo per dipingere quadretti sonori buoni come sottofondo per ascensori e per le miliardi di compilation “Buddha Bar”. Di positivo qualcosa sicuramente c’è e non si nega che l’apertura a schemi new age o “pop” delle ultime uscite di – ad esempio – Emeralds o Bon Iver abbia fascino. In questo caso no: The Long Way Home rischia solo di fracassare palle o causare sonnolenza.
Tracklist
01. The Long Way Home
02. Chill The Blues
03. The Swan
04. From Father To Sons
05. Promenade With Satie
06. What Did You Say
07. Moonlight
08. Hello
09. At The End Of The Street
10. A New Beginning