Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

CHOKE WIRE, Recognize Your Demons

Proprio come già accaduto di recente nel caso di No More Lies, Rake-Off e The Dirty Jobs, anche i Choke Wire hanno in organico membri di realtà storiche della scena capitolina, volti che hanno contribuito a rendere memorabile una stagione e che continuano ad aver fame di musica e nuovi stimoli. Visti dal vivo all’ultimo Questa È Roma in compagnia di tantissime altre band (anche quelle citate in apertura), hanno saputo colpirci con un set teso e coinvolgente, da cui è venuta fuori tutta la potenza di fuoco di una formazione che conosce il proprio arsenale e lo gestisce in modo preciso e chirurgico, ma di sicuro non lascia fuori l’istinto e la ferocia propri di chi suona per passione e non certo per calcolo.

La base della ricetta di Recognize Your Demons è un hardcore potente e teso, costruito su riff devastanti e groove che prende alla pancia, cori da urlare tutti insieme nel pit e stacchi per ricaricare le energie prima del prossimo attacco, nichilismo punk e ferocia metal. Recognize Your Demons mostra all’ascoltatore una band che non ha paura di confrontarsi con i suoni che ha nel suo dna e con cui è cresciuta, lo fa senza timori reverenziali e soprattutto con la personalità di chi certe cose le ha vissute in presa diretta e non in seconda battuta, merito anche dei suoni curati da Valerio Fisik, un nome che ormai è più di una garanzia. Una nota a margine meritano i testi, perfetto completamento della musica su cui si appoggiano, dotati di un’aura oscura e di una violenza latente, quasi una ricerca costante del confronto e dello scontro con i propri nemici esterni ma anche interiori, inni per chi vive ai margini della società e non accetta di piegarsi. Non serve inventarsi chissà quale stramberia per centrare il bersaglio quando si ha dalla propria l’indole di un predatore al vertice della catena alimentare.

Bastards, junkies, lovers, sinners, fear no shame

Par di capire che la scena romana stia per presentare ancora una volta il conto e mancano all’appello almeno un paio di altre sorprese che speriamo di svelarvi nei prossimi mesi.