CHILDREN OF TECHNOLOGY, Apocalyptic Compendium – 10 Years in Chaos, Noise and Warfare
Dieci anni di carriera, diciassette tracce che vanno a coprire split e singoli di una band unica nel panorama nazionale, forte di un immaginario post-apocalittico e di un background metal e crust che miscela Venom e Warfare, Rogue Male e English Dogs, Discharge e Bathory in un calderone feroce e sgraziato, corrosivo quel che serve per riportare in auge un suono crudo che in troppi hanno tentato di addomesticare e rendere più appetibile. I loro sono anthem per headbanging sfrenato, da cantare sotto il palco e mandare a tutto volume in macchina, per questo – anche se ormai gli mp3 hanno completamente sostituito le autoradio a cassette – appare ficcante la decisione di stampare in tape (Hells Headbangers) e vinile (Ripping Storm), proprio come accadeva negli anni Ottanta. “Mayhemic Speed Anarchy”, “Computer World”, “Submit To Extinction”,“On The Road Again”, “You Don’t Move Me” sono solo alcuni dei titoli che rendono questa raccolta un must per tutti gli estimatori della band e per chiunque abbia drizzato le orecchie nel leggere la lista di gruppi citati in apertura. Sia chiaro, i Children Of Technology non fanno il verso ai singoli nomi, ma li masticano e risputano una volta ri-assemblati alla loro maniera, con la spavalderia di chi se ne frega del giudizio altrui e la padronanza di chi con questi suoni c’è cresciuto e li ha saputi far propri. Musica da battaglia, che arriva dritta allo stomaco e non guarda allo scorrere del tempo, di certo musica che oggi torna attuale per l’atmosfera resa pesante da crisi, conflitti, soprusi e tensioni socio-politiche. Ecco, quindi, serviti gli inni dei Children Of Technology, pronti per essere utilizzati da un esercito di mutanti scesi in piazza per confrontarsi con un governo tecnocratico che impone la legge con la forza e controlla ogni aspetto della nostra vita. Un futuro post-nucleare?