CHEVEL, Blurse

CHEVEL, Blurse

Nel vasto raggio di giovani producer europei, Dario Tronchin è uno di quelli che sono riusciti a tirare fuori la testa dall’acqua. La sua etichetta Enklav (showcase a Treviso questo 14 novembre) ha delle ottime carte in mano e lui stesso ha sfornato a iosa dischi e date in giro per i migliori club. Forse il suo segreto è quello di non fermarsi, non a caso oggi torna sulla Stroboscopic Artefacts di Luca Mortellaro aka Lucy, dopo Monad I. In un’architettura complessa che predilige il calore e il dancefloor a ritmiche techno più sature e alienanti, Blurse riesce a spaziare e sperimentare col linguaggio pur mantenendo la rotta ben chiara. Frammenti di suoni vaganti sono tenuti insieme da drums severe e intrecci di synth ed effetti analogici, come un puzzle interminabile che cambia continuamente i suoi colori. Se le block percussions scandiscono inquiete le basi di “Low Roof”, “Watery Drumming” è un viaggio subacqueo con un incessante ticchettio di ritorno alla realtà e bolle di ossigeno che esplodono accanto alle orecchie. Dai romanticismi di “Heimweh”, addolciti da un piano in sottofondo, si passa in modo repentino alle scabrosità di “Flippant Remark”, la traccia più marziale dell’album, con una techno industrial cupa e crivellata da schegge di vetro. “Loop #42” e “Loop #33” si sciolgono in un ambient senza forma, quieto e increspato a tratti da rumori bagnati che a volte disturbano i sogni. Se abbiamo esplorato tutti gli angoli del castello, “A Form Of Love” chiude le porte in modo enigmatico, un’esplosione crescente di sentimenti vibranti che si annidano nel petto e bloccano il respiro, un momento di emozioni cruciali che ricorda film come “Lost In Translation”.

Blurse mette in luce una miriade di incognite, punti oscuri in un’equazione lunga e irrisolvibile, fatta di polinomi sempre differenti. Il fascino non sta tanto nel trovare la radice, ma nel comprendere i legami che trattengono numeri e lettere tra loro, e nella contemplazione di un problema nella sua interezza, lottando contro l’affanno risolutivo.

Tracklist

A1. Comb
A2. The Windrunner
A3. Down and Out
B1. Low Roof
B2. Watery Drumming
B3. Heimweh
C1. Flippant Remark
C2. Identity Switch
C3. Loop #42
D1. Stranded
D2. Loop #33
D3. A Form of Love

Nota della redazione: Stroboscopic Artefacts ci segnala che il 4 dicembre esce anche l’album di remix (sono coinvolti Paula Temple, Lee Gamble, Perc, Minor Science).