CEMETERY URN, Cemetery Urn
Dall’Australia giungono i Cemetery Urn, con il terzo devastante capitolo della loro saga, sotto le ali di Hells Headbangers. Barbarico e brutale death metal, con richiami ai primissimi anni Novanta, per il sottoscritto l’epoca d’oro di questo suono. Una voce gutturale vi aprirà i cancelli del vuoto più assoluto, tra morte e torture indicibili. Un autentico bagno di sangue. Il riffing è molto potente, cristallino e ferale allo stesso tempo, privo quasi del tutto di quella componente doom che ha caratterizzato e caratterizza altre band del giro. Il drumming è un autentico cataclisma: blast beat a pioggia, raddoppi e controtempi si sprecano. Davvero impressionante. Gli stacchi sono maestosi e danno appena il tempo di rifiatare prima di essere di nuovo dilaniati da riff monumentali che distruggono tutto senza pietà. Le atmosfere che la band sa creare sono claustrofobiche, con assoli fulminanti e incastrati alla perfezione nel tessuto sonoro che scaturisce dagli amplificatori.
Il paese dei canguri sta regalando perle su perle ultimamente…