CAVE IN, Final Transmission
A breve distanza dalla scomparsa del bassista Caleb Scofield, la band statunitense torna per dare il commiato (o magari è solo un arrivederci, mai dire mai…) ai suoi fan con questo eloquente Final Transmission. Numerosi i dischi usciti in passato, compreso un fugace passaggio major e i singoli progetti che i vari membri nel frattempo hanno avuto modo di portare avanti: Old Man Gloom, Mutoid Man, Nomad Stones, Zozobra. Dopo circa vent’anni di carriera (chi ricorda gli interessanti Jupiter e Antenna?), ancora per la Hydra Head dell’amico Aaron Turner degli Isis, la band qui raccoglie brani sempre dallo stile hardcore ma in salsa più melodica e “post”: lo struggente quasi-strumentale “Shake My Blood”, la piacevole e in odore di grunge “All Illusion”, le epiche evoluzioni delle chitarre, e del canto, di “Winter Window”, il climax post-metal di “Strange Reflection”, e lo fa con la consapevolezza di avere svolto un buon lavoro negli anni. Esperienze come la loro lasciano il segno, a loro stessi in primis, e naturalmente a chi ha passato ore ed ore della propria vita a struggersi all’ascolto di queste note pulsanti e malinconiche. Grazie per esserci stati, cari Cave In.