Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

CAPTAIN YOUR SHIP IS SINKING / BLACK EVEREST, Split LP

CAPTAIN YOUR SHIP IS SINKING / BLACK EVEREST

Quello tra C.Y.S.I.S. e Black Everest è uno split particolare, perché rappresenta anche il commiato della prima band, un saluto alle scene arrivato fin troppo presto a chiudere una discografia non molto nutrita. Proprio ai C.Y.S.I.S. tocca il compito di aprire le danze e travolgere l’ascoltatore con un flusso impetuoso di suoni di matrice “post-”: da un postcore disperato e venato di pulsioni screamo a un post-rock ricco di flussi melodici in grado di donare il giusto pathos alle composizioni e di sposarsi con le vocals sofferte. Nulla di inusitato o imprevisto, ma dispiace che una formazione simile abbia deciso di chiudere prima di aver espresso appieno il potenziale che qui si intravede. Più ruvidi e caustici i quasi esordienti Black Everest, hardcore viscerale e dai rimandi noisy che si infrange su stranianti parti strumentali, spesso dotate di un mood peculiare (per dire, “Brinkmanship” a un certo punto tira in ballo sonorità vicine a Vangelis e The Alan Parsons Project). La formula intriga e non dispiace, anche se appare ancora in fase di rifinitura e lascia intravedere più che svelare le carte in mano ai Black Everest. Nell’insieme, si tratta di un interessante primo passo (al netto della demo realizzata nel 2012) per una realtà che tenta di incrociare, in maniera personale e non scontata, la furia dell’hardcore con un approccio strumentale a spaziare tra robusto post-rock e ingredienti “altri”. Ancora una volta, la Moment Of Collapse utilizza la forma dello split per lasciar spazio a due realtà degne di nota, un peccato che in questo caso si parli anche di un addio alle scene e, per questo, il tutto assuma una connotazione malinconica.