BURNING RAIN, Epic Obsession
Se non riuscite a tollerare il calore, evitate il fuoco, ma, nel caso pensaste di farcela, prego, servitevi pure.
È logico ammettere che la storia è fatta di ritorni “concentrici” e di eventi che si ripetono con cadenza circolare. Nel caso dei Burning Rain ho come l’impressione che Led Zeppelin, Cactus e Montrose siano ringiovaniti e si siano fatti un viaggio di piacere e decadenza a Las Vegas. L’accoppiata St.John/Aldrich scomoda paragoni inequivocabili, in quanto l’alchimia tra i due è più che mai incendiaria, e la nuova macchina ritmica di Mat Starr (Ace Frehley) e Sean McNabb (Quiet Riot, Dokken, House Of Lords) non fa di certo prigionieri. Le canzoni di questi ragazzacci sono sempre affascinanti e avvolgenti, ma non pensate che questo sia ancora il solito vecchio blues. È nelle armonie che questa band sa essere assolutamente compatibile con la modernità e competere con l’asprezza del nostro tempo, sleazy, accattivante, sexy e spassosa quanto basta per non scadere in un hard rock melodico facile all’ascolto.
A quando Burning Rain IV?
Tracklist
01. Sweet Little Baby Thing
02. The Cure
03. Till You Die
04. Heaven Gets Me By
05. Pray Out Loud
06. Our Time Is Gonna Come
07. To Hard To Break
08. My Lust Your Fate
09. Made For Your Heart
10. Ride THe Monkey
11. Out In The Cold Again
12. When Can I Believe In Love