BRUUNO, Belva
Dura un attimo Belva, ep d’esordio dei Bruuno realizzato in coabitazione da V4V e Coypu Records: 6 brani per 17 minuti che passano veloci come un respiro, come un pensiero che attraversa la mente nello spazio di una galleria percorsa in treno, e come quel pensiero lascia tracce che tornano a galla ripetutamente, sempre più spesso. Materiale denso e teso, che pesca in maniera evidente da diverse fonti riuscendo a sintetizzare un qualcosa di piuttosto personale, e comunque potente tanto nella forma quanto nel contenuto. I Bruuno nascono da membri di altre realtà quali Soft Moon e I Am Titor, e suonano un post-hardcore feroce e dissonante, ben impregnato di noise, sul quale si innestano dei testi in italiano urlati o declamati con convinzione e passione, richiamando di volta in volta nomi quali Massimo Volume, i Death Of Anna Karina di Lacrima/Pantera, Buñuel, i mai troppo rimpianti Fluxus o i compagni d’etichetta Ruggine.
A colpire in particolar modo è la riuscita commistione tra un assalto sonoro senza compromessi, a tratti devastante, e i testi sinceri, personali, sentiti, interpretati in modo molto convincente con uno stile a metà tra Pierpaolo Capovilla e Jacopo Lietti, tanto che, a tratti, sembra di essere di fronte ad una versione intimista (per quanto riguarda il contenuto dei testi, non certo per l’impatto) del Teatro degli Orrori o a dei Fine Before You Came virati hc. Il risultato ha una discreta “botta”, in grado di spettinare l’ascoltatore tanto quanto di lavorare piano e scavare lasciando segni profondi.
Un disco piccolo, del quale può essere molto facile innamorarsi.
Il disco si può scaricare gratuitamente qui.