Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

BROKAW, Interiors

Interiors

Pare proprio che a Seattle siano tornate a ruggire le chitarre e che la Good To Die Records sia in prima fila per il gran rispolvero del distorsore: nel suo roster, di fianco ai da poco sezionati Rabbits, troviamo anche questi Brokaw, che con Interiors mettono a segno un bel colpo per gli amanti del noise rock.
Il comunicato stampa ce li presenta come degli scatenati animali da palco, spesso condiviso e devastato assieme ai soliti sospetti locali (Black Breath, Red Fang), premurandosi di evidenziarne nuance più sperimentali, da addebitare alla droneggiante carriera del loro bassista Stuart Dahlquist, uno passato per Goatsnake e Sunn O))), ora pieno titolare del doom cerebrale degli Asva; diciamo però che quando tira in ballo il Miles Davis della svolta elettrica non è che centri proprio in pieno la tazza del water, mentre una certa spigolosità alla The Fall la sottoscrivo senza riserva alcuna.
È invece sfolgorante come il sole d’agosto su Palm Desert che David Yow e compari abbiano significato tanto nella vita e nella sala prove dei Brokaw: “Ambulance Red” e “No Morphine Doctor” ne sono un esplicito esempio e, per inciso, farebbero sudare birra pure ad un astemio.
Notevoli poi i riff roboticamente reiterati che intelaiano “Berlin Heart” e “Time Ain’t Now”, roba da Queens Of The Stone Age, e prima ancora da Fatso Jetson, i mitici prime mover del desert rock, tanto sovrappeso quanto poco citati.
Il pezzo da inchino è “Politicians By The Pool”, un boogie rock moderno dalla ritmica mi-ci-dia-le: sono giorni che quando arriva il suo turno nel mio iPod la gente che incrocio per strada mi guarda stranita; o meglio, più stranita del solito. Immagino sarà di maggiore interesse per il lettore sapere che il dischetto è stato registrato all’Electrical Audio Studio di Chicago, quello di Steve Albini, e che se n’è occupato un esperto di sonorità heavy a nome Greg Norman, già al lavoro con Pelican e Russian Circles.

Insomma, è un piacere sentire che il nord ovest rock degli States ribolla così tanto, e soprattutto non solo nei forum virtuali della rete, ma nei club, sui palchi, vale a dire for real.