BORDER BASTARD, XVII Ep

Border Bastard

Motörhead, Poison Idea, Zeke, The Bulemics, Turbonegro, una pisciata sul Sunset Strip, una corsa fino in Texas a strafarsi di bourbon, questi in estrema sintesi i punti di riferimento dei Border Bastard, terzetto triestino formatosi nel 2007. Kornalcielo Records pubblicherà presto il loro disco e a breve saranno protagonisti di una data infuocata in compagnia dei campioni nazionali di disagio a squadre Disquieted By, quindi è il momento perfetto per occuparci di questo trio di guastatori e parlare della loro formula musicale a base di rock’n’roll sparato a mille e pervaso di attitudine “in your face” che più punk non si potrebbe, autentica nitroglicerina a cavallo tra USA e Scandinavia, senza cedere un centimetro di terreno manco si trattasse della prima guerra mondiale, trincee e baionette comprese. Nulla da eccepire, i ragazzi ci sanno fare e pigliano a pizze in faccia che è un piacere, ogni tanto si strizza l’occhio all’attitudine sleaze più sguaiata e si gioca a truccarsi da rocker, ma alla fine si finisce sempre in rissa nei vicoli, con buona pace dei benpensanti. Tutto come da copione, che in fondo pur sempre del buon vecchio e caro rock’n’roll si tratta, ma si avverte chiara una patina di reale passione e autentica voglia di caos a rendere il tutto pericoloso e credibile al punto giusto. Se anche uno solo degli ingredienti citati rientra nella vostra dieta, dovreste proprio dedicare qualche minuto ai Border Bastard, la loro è cucina tradizionale ma speziata e piccante come piace a noi. Senza contare che sullo sfondo sembra di scorgere Lemmy con un’espressione soddisfatta dipinta sul viso.

Tracklist

01. Bags Of Plattitude
02. City Of The Death
03. Lions Share (Lost Son)
04. Mainland
05. River
06. Satan Priest