BONEHUNTER, Sexual Panic Human Machine
Lo speed metal punk crust dei finnici Bonehunter si fa ascoltare che è un piacere.
Grossolano, ignorante, sudicio e claudicante. Se il primo disco era un tributo ai mai troppo compianti Bathory, questo nuovo li vede muoversi in maniera più personale. Riferimenti al sesso, all’alcool, a Satana e a una vita priva di ogni inibizione sono ciò che i Bonehunter hanno da offrirvi. Sano sporco divertimento attraverso nove song di puro delirio, in cui la band suona con una foga eccessiva e fuori dalle righe, incurante del giudizio altrui. Un album semplice, giocato su velocità e volgarità. Una voce roca e corrotta dai vizi vi condurrà in un universo di depravazione. I riff sono basilari ma allo stesso tempo incalzanti e il drumming è perversione pura. Un disco molto divertente, ideale per far da sottofondo a qualche party selvaggio dove tutto è concesso. Non cercate significati profondi in Sexual Panic Human Machine… D’altronde già adocchiando la copertina, se siete un minimo svegli, avrete già intuito che qui non si va tanto per il sottile…