Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

BLOODTRUTH, Obedience

Bloodtruth

Dopo il  promo omonimo del 2012 e il singolo “Summoning Of The Heretics”, i Bloodtruth debuttano sulla lunga distanza con Obedience, pubblicato da Unique Leader Records, etichetta sempre più specializzata nella produzione di gruppi death metal di estrazione underground. Non fa eccezione in questo senso la formazione umbra, emersa nel corso degli anni grazie a una considerevole attività concertistica, che con l’album d’esordio sviluppa nel senso della continuità gli spunti interessanti già presenti a livello embrionale nelle autoproduzioni precedenti. La tecnica strumentale è gestita in modo molto misurato, controllato e contribuisce a creare un’atmosfera sacrale di distacco malsano e opprimente. Invece, l’idea d’inserire intere porzioni di canti ecclesiastici, non solo a mo’ di intro, ma integrandole nel tessuto musicale (“Subvenite” e “Suppurating Of Deception”), accresce la sensazione di partecipare a una liturgia straniante e malefica, dal grande impatto suggestivo. In questo risiede l’originalità dei Bloodtruth, che riescono non solo a differenziare la loro proposta da quella degli altri gruppi di genere con brani ben strutturati senza essere troppo cervellotici, ma anche a tenere sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore con soluzioni armoniche che aiutano a memorizzare l’intero album. Insomma, un death metal che riesce a fondere insieme partiture moderniste con altre più tradizionali, come dimostrano “Quench Your Thirst” e “Coerced To Serve”, e incentrato su riff chitarristici efficaci e incisivi. Le tematiche concernenti la cieca obbedienza degli individui nei confronti di valori religiosi imposti (“Surrounded By Blind Bigots”, “Obedience”) fanno da complemento a un disco molto profondo e dinamico. L’immagine di copertina. raffigurante un monaco assorto nella lettura, affiancato da due confratelli, si ricollega all’impianto narrativo che esprime una ferma condanna delle atrocità commesse dalla Chiesa nel corso dei secoli, tra crociate, conversioni forzate e roghi di supposti eretici, esempio classico Giordano Bruno, menzionato nel brano d’apertura.

Alla scena death metal italiana è a lungo tempo mancata un’identità forte rispetto a quelle europee, scandinave in particolare, ora invece si può dire che oggigiorno stia prendendo sempre più forma anche grazie a gruppi come i Bloodtruth.