Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

BLAK SAAGAN, A Personal Voyage

Il riferimento a Carl Sagan, astronomo e scrittore di fantascienza americano, e titoli come – pesco dal mucchio – “Cavalcando La Cometa 67P”, “Miliardi Di Galassie” o “Atterraggio Su Enceladus” lasciano pochi dubbi circa le tematiche svolte in questo personale viaggio a nome Blak Saagan. Dietro lo pseudonimo si cela il veneto Samuele Gottardello: lo abbiamo già ascoltato nei panni di Second H. Sam grazie a un nastro firmato MyOwnPrivateRecords e alla raccolta “Nostra Signora Delle Tenebre” (qui era alle prese con una riuscita rivisitazione, particolarmente calda e appiccicosa, de “Ultimi Cannibali”, brano di Nico Fidenco composto per uno degli episodi della saga di Emmanuelle).

A Personal Voyage si configura invece come un omaggio di Gottardello alla fantascienza e a certe atmosfere che potremmo definire retrofuturiste: servendosi solamente di un organo Farfisa, di una drum machine e di un vecchio sintetizzatore, Blak Saagan sposa la library a cavallo fra anni Sessanta e Settanta col motorik e le dilatazioni tipicamente kraute. Gottardello cita fra i suoi ispiratori il recentemente scomparso Alessandroni, Macchi e Umiliani, ma a me piace accostarlo a compositori più marginali, per certi versi non meno interessanti, che proprio a partire da un arsenale di suoni ridotto davano vita a straordinarie fughe in avanti: mi viene in mente Farlocco (Stefano Torossi o chi per lui) in Tecnologia o Amedeo Tommasi in versione Di Jarrell. Il punto debole dell’operazione forse risiede nella durata eccessiva dei pezzi, dieci per quasi novanta minuti complessivi: la forza della musica per sonorizzazioni, infatti, stava proprio nella capacità di sintesi, di trattare una tematica, di tratteggiare scorci in maniera efficace in poco più di due minuti. Gottardello, in preda a suggestioni kraute, è propenso alla reiterazione di temi e motivi e tende all’ipnosi, gioco che a volte riesce, altre risulta poco sostenibile.

A Personal Voyage è pubblicato su nastro dalla bolognese Maple Death Records.