BLACK RAINBOWS, Holy Moon

Black Rainbows

Quattro brani originali e una cover degli MC5 per il nuovo ep targato Black Rainbows, ormai uno dei nomi di punta della scena psych/stoner nazionale. Tra campioni di voci e sitar, cori monastici e blues, vortici di note e riff stonati, questo Holy Moon appare come un viaggio indietro nel tempo: ci troviamo tra Settanta e Novanta, il che ovviamente non significa il decennio che sta loro in mezzo, besnì la somma perfetta tra mood hard-rock e stoner, deviazioni spacey ala Hawkwind e arsura da deserto che brucia la gola, il tutto amalgamato con l’inconfondibile tocco dei romani. Il nome della label che produce il disco, Heavy Psych Sounds, appare come la sintesi perfetta di ciò che esce dalle casse una volta cominciato l’ascolto: follia lisergica di bikers che scorrazzano nel deserto a cavallo di Harley, riffing micidiale e una voglia di amplificatori saturi che fuoriesce in tutta la sua potenza nella trascinante “The Hunter”, pura adrenalina in forma liquida, come una bottiglia di Mescal con un serpente a sonagli al posto del verme. Si potrebbe parlare di Motörhead in trasferta a Detroit che jammano con i Kyuss pezzi dei Blue Cheer e non saremmo lontani dal rendere l’idea di una delle anime di Holy Moon, ma mancheremmo un brano come “If I Was A Bird” con il suo piglio del Delta e gli echi impazziti, le chitarre acustiche e il fantasma dei Led Zeppelin a guardare dall’alto. Insomma, i Black Rainbows hanno saputo scrivere in soli cinque brani un vero e proprio trattato musicale, senza per questo perdere la loro personalità o inciampare nel plagio. Finale col botto in onore dei maestri MC5, a chiudere un disco che, almeno se si amano certi suoni, uscirà difficilmente dallo stereo.

Tracklist

01. Holy Moon
02. Monster Of The Highway
03. Chakra Temple
04. The Hunter
05. If I Was A Bird
06. Black To Comm (MC5)