BLACK PUS, Terrestrial Seethings

Terrestrial Seethings è il nuovo album di Black Pus, da quasi venti anni il progetto solista di Brian Chippendale dei Lightning Bolt, batterista come non ne nascono mai. L’album, registrato presso Machines with Magnets dall’ormai determinante Seth Manchester, è improvvisazione per batteria ed elettronica da quattro soldi. Chippendale utilizza anche un microfono, non solo per cantare ma anche come bacchetta aggiunta.

Keyboard and the drums and the fucked up microphone
Better than the smartphone

(“Gothic Socks”)

Da un lato i pezzi sono coesi e, quando beccano il groove giusto (spesso), ti trascinano dove vogliono loro, eppure c’è sempre l’imprevisto imprevedibile che spiazza. Un’altra coesistenza positiva è quella tra distorsione/volume/noise e divertimento: certe volte è tutto così deforme che non si riesce a capire come faccia a mettere di buon umore anziché spaventare, e forse tutto deriva dall’energia incredibile che Chippendale mette in ogni frangente (alla fin fine vale lo stesso discorso per i Lightning Bolt). Non so decidere quali siano le mie tracce preferite e non so come Brian farà a fare tutto da solo dal vivo, tra synth, percussioni e voce, ma se proprio devo affezionarmi a una one man band, ecco… non so come dirtelo, Burzum, mi spiace ma scelgo lui…