BLACK FUCKING CANCER, Black Fucking Cancer
I californiani Black Fucking Cancer confezionano un debutto sulla lunga distanza assolutamente letale quanto a esecuzione e presentazione grafica.
I nostri infatti incidono sette pezzi di black metal ferale e assassino, che in alcuni punti non disdegna l’uso di riff obscure death metal, che rendono il tutto ancora più sinistro e opprimente. Le tematiche affrontate sono l’antireligiosità, il nichilismo, l’assoluta mancanza di pace interiore. Ma c’è un argomento che sta particolarmente a cuore ai ragazzi: il dimostrare, attraverso la loro musica, che l’umanità – vista appunto come un cancro nero e putrescente che ingoia tutto e tutti e non dà scampo alcuno – deve estinguersi quanto prima, meglio se fra atroci sofferenze. La freddezza nell’esecuzione di questi pezzi ha dell’incredibile. Verrete travolti da una tempesta di neve e ghiaccio, che lentamente e inesorabilmente vi farà crepare come l’ultimo dei bastardi senza dio sulla faccia della terra. È un suono avvilente, crogiolo di nefandezze, morte, dolore e sofferenza. Ogni tanto rallentano, per darvi l’impressione di avere un minimo di pietà. In realtà lo fanno per farvi cullare nell’illusione di una pace raggiunta, prontamente spazzata via da una staffilata di riff aguzzi che vi trapasseranno da parte a parte. Non c’è alcun tipo di luce in ciò che suonano i Black Fucking Cancer. Solo l’oscurità perpetua alla quale tutti e tutte siamo condannati.