BIS KAIDAN, 2
… si può fare!
Leggevo i due nomi di questo super progetto nipponico e l’unica battuta che mi è venuta in mente è quella tratta da “Frankenstein Jr”. Tutto nasce quasi due anni fa, per gioco, per profitto, chi può saperlo, ma sinceramente poco importa quando il risultato è di così tanto spessore artistico. Lo so, qualcuno storcerà il nasino, ma questa stravagante unione fra le BiS (sei ragazzine in abito da scolarette e assoluti idoli del pop nel Paese del Sol Levante) e quel che rimane dello storico gruppo japanoise degli Hijokaidan, ovvero Jojo Hiroshige e, ovviamente, Junko (vedi Vasilisa The Beautiful) è davvero interessante. L’album, in cd, uscì lo scorso anno all’interno di un cofanetto contenente altresì un dvd pieno zeppo di tracce live e alcuni videoclip. La francese Specific, invece, estrae soltanto la parte audio, proponendola in vinile nero. In sostanza stiamo parlando di un riadattamento in chiave assai rumorosa delle canzoni delle BiS, velocizzando i beat quasi a livelli techno (“Stupig”), punkeggiando a destra e a manca, mantenendo però le parti vocali delle stesse giovani fanciulle, magari storpiandole elettronicamente un pochino, finendo così per interagire in una perfetta simbiosi synthnoise con la stridente ugola di Junko (“Final Dance”). L’unione tra questo noise e il pop dunque è realizzabile: è vero, si può fare, gli opposti si attraggono, ma solo in quest’occasione, altrimenti mi aspetterei da qui a breve una collaborazione tra le nostre mai dimenticate Lolllipop e gli zombie dei Blue Vomit.