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BIG MOUNTAIN COUNTY, Anachronicle

Da quando sono stato arruolato tra le fila di The New Noise come scribacchino, cioè da qualche mese e poco più, mi è capitato spesso di recensire uscite targate Area Pirata. L’etichetta toscana in questione è di sicuro tra le più attive nel panorama garage-punk nostrano. Produce, supporta, distribuisce a ottimi livelli e spesso si spinge un po’ oltre i confini entro i quali solitamente opera. È il caso di Anachronicle dei Big Mountain County, un album psych-rock che ha la peculiarità di essere stato registrato interamente dal vivo, fatta eccezione per tre tracce su un totale di nove. Il risultato è molto interessante e alle mie orecchie suona come una sfida vinta in primo luogo dalla band, che senza pudore e senza paura si mostra nuda e cruda così come tanto piace a noi spettatori abituati a sudare sotto i palchi di mezzo mondo, e poi anche dall’etichetta che punta decisa su un’uscita di indubbia qualità ma pur sempre insolita, si tratta probabilmente dell’unico live presente nel proprio catalogo. Come suona il disco? Credo esattamente come ve lo immaginate: un viaggione ininterrotto tra ampi spazi, luci colorate e suoni ipnotici, con qualche sortita in territorio garage e con alla guida una voce acida. Musica per nostalgici retromaniaci? Nient’affatto, perché i Big Mountain County, pur rifacendosi chiaramente a un genere che viene dal passato, si esprimono con personalità, conferendo un sound contemporaneo al proprio lavoro.

Roba per consumatori esperti di lsd, peyote e philosopher stone.