BARBARA MORGENSTERN, Sweet Silence

Sweet Silence

La storia musicale di Barbara è quasi sempre legata a un certo tipo di elettronica alternativa e qui non si fa eccezione, solo che – in qualche modo, anche grazie alla sua voce – tutto arriva più morbido. Sintetico, ma pop.  Per vecchi, magari, nel senso che se ne frega di cosa va di moda oggi, continua a guardare al proprio brodo di coltura berlinese, strizza velocemente l’occhio ai genitori Kraftwerk e ambisce (ancora più di prima? Troppo?) alla facilità, come forse del resto ci si può aspettare da una di quarant’anni, anche se conosciamo tante eccezioni alla regola. Sweet Silence, comunque, ha delle eccellenti melodie elettroniche e non se le gioca solo per uno o due pezzi sui quali puntare, riuscendo per tutto il tempo a tenere alta l’asticella della qualità: piace la svagatezza della title-track, posta all’inizio, così come la fuga solo strumentale di “Status Symbol”, che arriva una mezzora abbondante dopo, quando in mezzo ci sono già stati episodi divertenti come “Need To Hang Around”, “Kookoo” (notare gli auto-campionamenti vocali) e “Spring Time”. Barbara, dunque, si porta dietro il proprio genere di partenza, ma punta sulla scrittura per parlare a più gente possibile, non solo al suo giro. Il rischio, come sempre, è di annacquare tutto, ma non si direbbe questo il caso. Non si sta svendendo (e se si sta svendendo ha perso il momento giusto), si sta solo pacificando e per fortuna, ma qui dovrà deciderlo ciascun ascoltatore, lo fa con una manciata di buone canzoni.

Tracklist

01. Sweet Silence
02. Need To Hang Around
03. Kookoo
04. Spring Time
05. Jump Into The Life-Pool
06. Bela
07. Highway
08. Night-Time Falls
09. The Minimum Says
10. Auditorium
11. Hip Hop Mice
12. Status Symbol
13. Love Is In The Air, But We Don’t Care